HomeNews

News

Consigli di dermatologi, pareri di esperti, video. Scopri tutto quello che c'è da sapere per avere una pelle sana e bella.

Un approccio globale al trattamento dell'acne- DI COSA SI TRATTA?

Un approccio globale al trattamento dell'acne- DI COSA SI TRATTA?

CHE COS È L’ACNE?
Si tratta una dermatosi infiammatoria della pelle che si localizza nel follicolo pilo-sebaceo
Alla base di ogni pelo c’è una ghiandola sebacea che produce sebo, una sostanza fondamentale perché forma, insieme all’acqua proveniente dalle ghiandole sudoripare e dalla sudorazione, il film idrolipidico.

Con la comparsa dell’acne, la ghiandola sebacea è occlusa dalla formazione di punti neri e dal sebo che è troppo denso o prodotto in quantità eccessiva.
In aggiunta all’alterazione della funzione del follicolo pilo-sebaceo, c’è anche la presenza di un batterio (C.Acnes) che induce infiammazione nella ghiandola sebacea e sulla superficie della pelle (brufoli e imperfezioni).
L’acne generalmente compare durante l’adolescenza, soprattutto a causa dell’influenza degli ormoni. Colpisce per la maggior parte adolescenti ma anche adulti. Questa patologia compare principalmente sul viso, ma a volte anche sulla schiena e più raramente sul collo e sul petto.

In Italia, l’acne colpisce 6 milioni di persone. Di questi circa il 60% sono adolescenti, di cui il 15-20 % sono casi di acne severa. Anche gli adulti soffrono di acne con una maggioranza di casi tra le donne (il 25% delle donne ne soffre1).

Negli adolescenti l’acne persiste per un periodo di 3 o 4 anni e poi generalmente scompare in modo spontaneo tra i 18 e i 20 anni di età.
Negli adulti può trattarsi di acne non trattata correttamente durante l’adolescenza oppure di acne chiamata “tardiva” che compare spontaneamente.

In questo caso, la causa è identificata da un dermatologo e trattamenti specifici vengono prescritti per curarla.
La costante sovrapproduzione di sebo (pelle grassa) è spesso la prima manifestazione della pelle mista a tendenza acneica. I pori sono dilatati e maggiormente visibili, la pelle è grassa e lucida. Questi primi sintomi sono localizzati dove c’è una maggiore presenza di ghiandole sebacee: il viso (soprattutto la zona T quindi fronte naso e mento), il petto, le spalle e la parte alta della schiena.

Questa secrezione è accompagnata dall’ispessimento dello strato superficiale della pelle (comparsa di punti neri e brufoli) che causano di conseguenza l’occlusione dei pori e delle ghiandole sebacee. Successivamente, l’accumulo di sebo porta alla proliferazione del batterio nel follicolo pilo-sebaceo causando infiammazione.
__________________________________
1. Poli F, et al. J Eur Acad Dermatol Venereol 2001; 15:541-5.908.
2. Auffret N. Ann Dermatol Venereol 2003;130:101-106

LE CAUSE
L’acne è causata da un insieme di fattori come l’incremento della produzione di sebo (la pelle grassa è una delle caratteristiche tipiche delle pelli miste a tendenza acneica), la comparsa di punti neri causati dall’ipercheratinizzazione, l’infiammazione indotta dal batterio C.Acnes e la comparsa di brufoli.


In aggiunta alle cause di tipo ormonale, la sua comparsa tardiva può essere legata a fattori che possono essere identificati con:
- Prescrizione di medicinali/trattamenti ormonali o trattamenti a base di cortisone
- Professioni- a contatto con cloro o catrame
- Utilizzo eccessivo di cosmetici o utilizzo di cosmetici di scarsa qualità (prodotti che sono troppo oleosi, comedogeni che causano quindi l’occlusione dei pori)
- Utilizzo eccessivo di detergenti a base di sapone (effetto rebound e seborrea)
- Esposizione al sole, con conseguenza visibili solo in un secondo momento: inizialmente la pelle si asciuga, le imperfezioni diminuiscono ma con la fine del periodo di esposizione si incorre in quello che viene conosciuto come effetto rebound ovvero un netto peggioramento della problematica causato proprio dal sole.

LE DIVERSE TIPOLOGIE DI IMPERFEZIONI NELLA PELLE MISTA A TENDENZA ACNEICA
- Punti neri e comedoni aperti


Il colore dei punti neri è spiegato dal fatto che il sebo si ossida sulla superficie. Sono anche chiamati comedoni aperti, riconoscibili dalla loro forma filamentosa quando schiacciati (pratica non raccomandabile perché porta ad infezioni). Un comedone non trattato correttamente può evolvere in un brufolo.


- Microcisti o comedoni chiusi (brufoli)
La microciste, comedone chiuso o brufolo, è un follicolo pilo-sebaceo la cui apertura è coperta da cellule dell’epidermide che ne causano l’occlusione. La continua secrezione di sebo e cheratina causa poi una piccola protuberanza biancastra, chiamata di conseguenza brufolo (da non confondere con le pustole che sono invece purulente).


- Papule
Le papule sono brufoli rossi che possono essere dolorosi. Possono comparire direttamente come tali oppure svilupparsi a partire da comedoni chiusi o aperti. A questo stadio, l’infezione del follicolo rimane in superficie sulla pelle ma può anche diffondersi velocemente e far degenerare la condizione della papula che diventa quindi una pustola.

- Pustole
Le pustole sono lo stadio successive delle papule. Sono infiammate e contengono un liquido purulento giallastro chiamato comunemente “pus”. Questo liquido può fuoriuscire dalla superficie oppure può provocare lo sviluppo di noduli diffondendosi negli strati più profondi della pelle.

- Cisti/ noduli
Le cisti sono punti neri circondati da uno strato occlusivo che non permette la naturale evacuazione della ghiandola sebacea attraverso la superficie della pelle.
Questa tipologia di lesione genera quella che viene conosciuta come acne nodulo-cistica, presente principalmente sulla schiena ma anche sul viso. Questo tipo di acne può lasciare delle cicatrici sulla pelle.
Il nodulo corrisponde a un accumulo di pus negli strati profondi della pelle e può provocare cicatrici permanenti.

DIVERSE TIPOLOGIE DI ACNE


Con il termine “acne” ci si riferisce spesso all’acne polimorfa in quanto generalmente esistono diversi tipi di lesioni che possono dipendere dall’infezione o dall’infiammazione del follicolo pilo-sebaceo e dalla quantità di sebo in eccesso.
Acne ritenzionale: pelle grassa e lucida, pori dilatati, presenza di punti neri (comedoni aperti) e brufoli sotto pelle (microcisti o comedoni chiusi).
Acne infiammatoria: alterazione della flora microbica e conseguente comparsa di infiammazione e punti neri. Quando l’infiammazione raggiunge la superficie della pelle, compaiono papule (brufoli rossi) e pustole (brufoli purulenti).
L’infiammazione può essere più profonda e causare cisti o noduli che sono spesso dolorosi. Si può notare che maggiore è severa e profonda l’infiammazione, maggiore è il rischio di cicatrici permanenti.
Le forme più rare e severe di questa patologia sono l’acne conglobata e l’acne fulminans.

PERCHÈ OPTARE PER UN CONSULTO DAL DERMATOLOGO?


L’acne è una patologia e come molte malattie, può essere curate tramite trattamenti specifici. È importante un consulto con un dermatologo o con un medico per diverse ragioni:


- Migliorare il proprio benessere personale


Al di là della severità della patologia e che tu sia una persona adulta o un adolescente, l’acne può essere una patologia con cui è difficile convivere quotidianamente. È una condizione visibile che può avere effetti negativi sulla propria autostima con la paura dello sguardo e del giudizio altrui. Alcuni tipi di acne possono essere dolorosi e avere anche delle conseguenze sul benessere personale di chi ne soffre.


- Evitare la comparsa di cicatrici


Le cicatrici sono una delle complicazioni più temute dell’acne. Inizialmente possono essere rosse o pigmentate, in uno stadio quindi reversibile. Ma l’acne a volte può lasciare anche cicatrici permanenti, specialmente quando l’infiammazione è severa, profonda e persistente e quando le imperfezioni non vengono trattate nel modo corretto. Le cicatrici da acne possono provocare la comparsa di cicatrici atrofiche.
Trattare l’acne con trattamenti inappropriati o aspettare troppo a lungo per iniziare i trattamenti può provocare cicatrici, sia sul viso che sulla schiena. Questi sono i motivi per cui è molto importante consultare un dermatologo e seguire i trattamenti prescritti.


QUALI SONO LE SOLUZIONI PIÙ COMUNI?
I trattamenti più comuni per l’acne sono:

1. Derivati della vitamina A (applicazione topica o sistemica – vietati durante gravidanza e allattamento). Sono prescritti soltanto insieme alla pillola anticoncezionale perché possono causare deformazioni nel feto se il paziente intraprende una gravidanza durante i mesi di trattamento. Questi trattamenti inoltre, rendono la pelle più sottile e più sensibile al sole. È meglio quindi evitare trattamenti a base di vitamina A durante l’estate.

2. AHAs (alfaidrossiacidi) come acido glicolico o acido malico (o i loro derivati) che hanno un effetto peeling sugli strati superficiali della pelle ed eliminano così i punti neri. Sono usati in concentrazioni variabili (da 0,5 a 2-3%) nei prodotti cosmetici e fino al 70% nei trattamenti realizzati dai dermatologi.

3. Gli antibiotici orali prescritti per acne infiammatoria (come doxycycline, da evitare durante l’estate).

4. Gli anti-androgeni per contrastare gli effetti del testosterone (azione di alcune pillole contraccettive)

5. Lo zinco può essere anch’esso consigliato a livello topico oppure come integratore. 

 

Source: Nast A, Dreno B, Bettoli Z, et al. European evidence-based guideline for the treatment of acne. JEADV 2016;30:1261–1268